PROGETTO FINANZIATO:
DAL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche
per la Toscana, le Marche e l’Umbria
Sede Coordinata di Ancona

Il complesso della Santa Casa di Loreto sorge nell’omonimo centro storico, in Piazza della Madonna, in provincia di Ancona, al termine della Via Lauretana e rappresenta
uno dei principali luoghi di culto cattolico e come tale questo Santuario ha dignità di Basilica Pontificia.
Il complesso è costituito dalla Basilica, dal Palazzo Apostolico e dalla Piazza della Madonna, caratterizzata dalla fontana realizzata da Carlo Maderno con l’aiuto dello zio Giovanni Fontana, fra il 1604 e il 1614.
La parte del complesso oggetto del presente studio è la storica Sagrestia nuova o Sala del Tesoro – detta Sala del “Pomarancio”.
La Sala si trova a lato sinistro del Santuario ed è separata dallo stesso da una stretta strada esterna che collega la Piazza della Madonna con la zona absidale della Basilica, verso Porta Marina e, rispetto alla facciata della Chiesa, dietro il campanile vanvitelliano, di cui condivide la muratura di uno dei lati corti.
Alla grande Sala, delle dimensioni in pianta di circa m 25,00 x m 13,00 si accede dal porticato del Palazzo Apostolico, mediante un lungo corridoio, e dall’interno del transetto sinistro della Basilica. Nella parte centrale la Sala è alta poco meno di 12,00 m.
La denominazione “Sala del Pomarancio” è dovuta alla preziosa decorazione pittorica ad affresco che ne caratterizza la maestosa volta a padiglione, realizzata da Cristoforo Roncalli detto il “Pomarancio”, dal luogo di nascita: Pomarance (1552 circa – Roma, 1626), che, fra il 1605 e il 1610, vi dipinse le vivaci “Scene della vita di Maria” alternate a sei Profeti e altrettante Sibille.
Per tale decorazione, nel 1604, fu indetto un concorso, vinto dal “Pomarancio”, che fu preferito a Caravaggio, Guido Reni e Lionello Spada, anche grazie alla fiducia riposta nei suoi confronti del Cardinale Antonio Maria Gallo e ancor più, all’amicizia di Monsignor Pier Paolo Crescenzi, potente uomo di Curia.

Opere di carattere generale
Sono previste alcune opere relative al restauro delle pareti intonacate della Sala, libere dai mobili in legno, dalla quota del pavimento alla parte bassa del cornicione della volta.
Sono previsti i seguenti interventi:
– Saggi stratigrafici di scopritura nelle tinteggiature delle pareti e, se del caso, nelle parti a tinta unita delle pareti della Sala, saranno effettuati saggi di scopritura, con la rimozione stratigrafica dei vari strati di tinteggiatura o d’intonaco, per la ricerca di eventuali decorazioni pittoriche o tinte antiche sottostanti;
– Scalcinatura d’intonaco da eseguirsi con mezzi manuali o con l’ausilio di piccoli utensili meccanici, su superfici verticali o orizzontali, rette o curve;
– Formazione d’intonaco a calce eseguito su superfici piane o curve costituito da rinzaffo di malta di calce con superficie finita a frattazzo.

Interventi di consolidamento strutturale
Gli interventi di consolidamento strutturale possono, per chiarezza di descrizione, essere raggruppati come segue:
– Lavori alle murature degli ambienti estradossali della volta;
– Interventi di consolidamento della volta, realizzati all’estradosso;
– Consolidamento delle piattabande dei finestroni della Sala;
– Restauro e integrazione del capo chiave esterno, vistosamente deformato e altre opere.

Date
Dicembre 2016
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